CL’anice sta diventando l’antidoto all’età quest’anno. Il regista italiano Marco Bellocchio, 83 anni – e quasi 60 anni dopo essere diventato famoso con il suo film del 1965 pugno in tasca Una straziante storia di crimine politico strappato dalle pagine della storia. È un melodramma a tutto tondo con la ferocia sentimentale di Victor Hugo o Charles Dickens, che svela un brutto primo episodio della Chiesa cattolica europea: un caso di antisemitismo e abusi sui minori.
è basato su La vera storia di Edgardo Mortara, un piccolo bambino ebreo bolognese, sottratto alla famiglia dai funzionari pontifici nel 1858, quando aveva sei anni. Ciò è stato fatto perché l’amata infermiera cattolica di Edgardo ha affermato di aver anticipato un battesimo di emergenza quando Edgardo era un bambino, e apparentemente in grave malattia, perché temeva che Edgardo sarebbe morto e Will sarebbe rimasto in bilico. I fanatici ufficiali dell’Inquisizione furono indotti a credere che la famiglia ebrea avrebbe ora “sacrificato” il bambino cattolico, e colsero al volo l’opportunità di punire la comunità ebraica e rafforzare la propria importanza missionaria. Edgardo, ampiamente sottoposto al lavaggio del cervello, cresce fino a diventare un prete e un convinto partigiano della chiesa.
Ana Sala e Leonardo Maltese hanno interpretato Edgardo da bambino e poi da adulto, e Fausto Russi Alessi e Barbara Ronchi hanno interpretato i genitori tormentati e disperati del ragazzo. Fabrizio Giffuni è il gelido inquisitore bolognese Padre Feletti, e Paolo Pierobone è Papa Pio IX che fa di Edgardo il suo beniamino e trasforma il caso in una prova di forza tra la chiesa e i nazionalisti antipapali, i giornalisti stranieri e, naturalmente, gli ebrei Sono. Esprimendo in parte il suo paradossale disgusto per il suo creditore Rothschild.
Bellocchio ci mostra un brutale atto d’accusa con echi di tirannia, potere e fanatismo vicenda Dreyfus Terribili eventi in e dopo la Francia. Quando Philip Feletti finalmente dice a un giudice che stava solo eseguendo un ordine del Vaticano nel prendere il bambino ebreo, quella è una difesa familiare familiare. Il rapimento del giovane Edgardo è un rastrellamento in miniatura, e l’insensibilità del Papa è un precursore dell’apparente indifferenza di Pio XII in tempo di guerra per le atrocità naziste.
Ero entusiasta di filmare questo: il momento in cui Pope nasconde Edgardo nel suo mantello mentre gioca a nascondino è uno straordinario parallelo con quando si nasconde per la prima volta nella gonna di sua madre. Avevo il cuore in gola quando Edgardo è stato portato via da agenti brutali. E infine, quando il vecchio Edgardo angosciato viene a trovare sua madre sul letto di morte, Bellocchio fa una confutazione che mi ha fatto sussultare. Sembra già un classico.