
Venerdì l’Alta Corte italiana ha confermato un regime carcerario più severo per a Italiano Estremisti di sinistra la cui causa è stata assunta da gruppi anarchici in diversi Paesi che hanno compiuto attacchi alle rappresentanze diplomatiche italiane.
La Corte di Cassazione ha rigettato il ricorso degli avvocati di Alfredo Cospito, in sciopero della fame da ottobre per protestare contro il regime carcerario riservato a terroristi e boss mafiosi, secondo l’agenzia di stampa LaPresse e la RAI. Kospito, 55 anni, sta scontando una condanna a 10 anni per aver sparato alla gamba a un dirigente energetico di una compagnia statale e 20 anni per una serie di attentati dinamitardi. Italia,
in una corte d’appello Torino La scorsa primavera ha inasprito le sue condizioni carcerarie, compreso l’isolamento tranne che per un’ora al giorno e un limite rigoroso alle visite dei familiari. La regola è imposta ai detenuti che sono considerati una minaccia anche dall’interno del carcere.
Dopo che un tribunale ha ribadito la decisione a dicembre, ci sono stati più di una dozzina di attacchi a interessi diplomatici italiani all’estero che sono stati rivendicati da o collegati a gruppi anarchici che agiscono in solidarietà con Cospito. .
Giovedì, gli anarchici hanno dispiegato uno striscione con la scritta “Italia tortura” davanti all’Altare della Nazione in Italia e striscioni simili sono stati dispiegati fuori dalla Corte di Cassazione in mezzo a una forte presenza della polizia mentre i giudici si sono riuniti venerdì dopo otto ore di consultazioni. durante.
Nessun ferito è stato riportato negli attacchi, che includevano auto incendiate e atti di vandalismo contro obiettivi diplomatici in Argentina, Bolivia, Germania, Grecia, Portogallo. Spagna e la Svizzera. Coloro che hanno attaccato il consolato in Spagna hanno scritto sul sito “Libertà per Cospito”.
Il ministero dell’Interno ha difeso l’uso del rigido regime carcerario per Kospito, affermando che gli attacchi hanno solo rafforzato la necessità di tali misure.
A fine gennaio Cospito è stato trasferito dal suo carcere in Sardegna in una struttura di Milano che dispone di un’ala per cure mediche specialistiche, visto il peggioramento delle sue condizioni di salute per lo sciopero della fame.