DUn famoso sequenza Nel suo film April, il regista italiano Nanni Moretti ha creato scalpore televisivo quando Silvio Berlusconi ha maltrattato un politico di centrosinistra in un dibattito sulla sua strada per diventare primo ministro nel 1994. Di’ qualcosa di sinistro», incalzò Moretti lo sventurato socialista. “Dì qualcosa che non è di sinistra! Di ‘qualcosa! Se la prima elezione vittoriosa di Berlusconi ha rappresentato un doloroso punto basso per la sinistra italiana, la sua situazione attuale è altrettanto desolante. La scorsa settimana, nelle elezioni regionali, il governo italiano di ala dura vinto Molto più bello del previsto, anche se l’affluenza è bassa. La Lombardia è sempre stata un baluardo della destra. Ma il centrosinistra aveva governato il Lazio meridionale per un decennio.
In totale, l’autorità opera attualmente in 15 delle 20 regioni del paese. Intanto il partito di Fratelli d’Italia del premier Giorgia Meloni ricevuto in popolarità dalle elezioni autunnali, e si attesta al 30% nei sondaggi, quasi il doppio del triste punteggio del Partito Democratico (PD) di centrosinistra. La signora Meloni si sta godendo un lungo periodo di luna di miele, poiché il suo indice di gradimento personale raggiunge il 50%. La decisione pragmatica di attenersi ai parametri economici fissati dal suo predecessore, Mario Draghi, ha ampiamente rassicurato i mercati. Il forte sostegno alla resistenza dell’Ucraina a Vladimir Putin ha avuto un effetto simile a Bruxelles, sulla cui buona volontà l’Italia fa affidamento per il pieno rilascio dei quasi 200 miliardi di euro dell’UE dal Covid. fondo di recupero,
I progressisti italiani temono naturalmente che la Meloni stia abilmente colpendo una nota pragmatica per le loro successive guerre culturali su questioni come i diritti LGBTQ+, la migrazione e l’aborto. Ma, di fronte a tale peso elettorale, cosa fare?
Dopo la sconfitta elettorale, il Pd eleggerà entro una settimana un nuovo leader. Salvo scosse sismiche, la gara sarebbe un ballottaggio tra il veterano del Partito Liberale Stefano Bonacini e altri Originale Elly Schlein, a volte descritta come la versione italiana di Alexandria Ocasio-Cortez. Bonacini, presidente della regione Emilia-Romagna, aspira a una grande coalizione che includa il populista Movimento Cinque Stelle e i partiti centristi guidati dall’ex primo ministro Matteo Renzi, ora profondamente impopolare a sinistra. La signora Schlein – la cui campagna era lanciato Sullo sfondo dei tifosi che intonano l’inno della resistenza bella ciao – ritiene che il PD debba presentare un’audace alternativa “progressista, ambientalista e femminista” alla sfida della destra radicale.
Entrambi gli approcci comportano problemi. L’ampia coalizione di Bonacini si è rivelata impossibile nelle ultime elezioni e, semmai, appare ancora meno probabile nel prossimo futuro. La spinta della signora Schlein per i diritti civili e l’emergenza climatica è popolare tra i giovani e le città liberali come Milano. Ma le elezioni hanno dimostrato che il PD aveva bisogno di espandere notevolmente il suo appeal oltre la sua zona di comfort. Soprattutto, una festa ha bisogno di un’identità chiara e fresca per ciò a cui è associata. maniglia tecnocrazia e governi in crisi, invece di offrire la propria visione avvincente.
Dopo la rovinosa sconfitta autunnale, l’allora leader del Pd, Enrico Letta, fu giustamente criticato per aver condotto una campagna troppo incentrata sull’attacco alle radici di estrema destra della Meloni e agli aspetti positivi del partito stesso. Per uno dei partiti di centrosinistra più importanti e meno performanti d’Europa, la corsa alla leadership di domenica prossima deve cominciare a rimediare a quell’errore.