Il governatore di destra della regione Lazio è stato oggetto di critiche dopo aver ritirato il sostegno dell’amministrazione al Pride di Roma, affermando che il suo nome non può essere collegato a eventi “volti a promuovere comportamenti illegali”.
Il Lazio, la regione intorno a Roma che da marzo è sotto il dominio della destra, aveva programmato di sponsorizzare un evento LGBTQ sabato, ma gli organizzatori hanno affermato che il sostegno era un segno che la regione aveva perso i suoi diritti sulle persone da parte del governo nazionale. stesso dal progetto di criminalizzare Chi vuole la maternità surrogata all’estero.
Francesco Rocca, presidente del Lazio, partito di origini neofasciste guidato dal presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, sostenuto da Fratelli d’Italia, ha detto che mentre la regione era impegnata per i diritti civili, “promuoveva condotte illegali”. non essere intenzionalmente legato agli eventi”. , con specifico riferimento alla maternità surrogata”.
I diritti LGBTQ, e la maternità surrogata in particolare, sono stati un argomento delicato da quando il governo di coalizione di Meloni è salito al potere a ottobre. La scorsa settimana una commissione parlamentare ha approvato il testo di una legge che criminalizzerebbe gli italiani che si recano all’estero per avere figli attraverso la maternità surrogata. La maternità surrogata, illegale in Italia, è stata descritta da politici di alto profilo di Fratelli d’Italia come “un crimine peggiore della pedofilia”.
Il portavoce della Roma Mario Colmarino Orgogliosoha detto che Rocca ha ceduto alle pressioni della lobby cattolica antiabortista Provita, il cui portavoce ha accusato la regione Lazio di “schizofrenia” per il suo sostegno al corteo.
Provita ha abbracciato l’inversione di marcia di Rocca, dicendo che continuerà a monitorare la sua amministrazione per assicurarsi che non diventi “un veicolo per l’ideologia di genere e LGBT”.
Anche Matteo Salvini, leader della Lega di estrema destra e membro junior del governo Meloni, ha accolto favorevolmente la mossa, scrivendo su Instagram: “Sostegno alla promozione della maternità surrogata? no grazie.”
La decisione è stata accolta con critiche dal Pd di centrosinistra, che aveva guidato il Lazio per un decennio prima di essere estromesso, e da altri partiti di opposizione.
Riccardo Maggi, presidente del piccolo partito di sinistra PU Europa, ha affermato che la mossa indica che con i fratelli italiani al potere “l’omofobia è istituzionalizzata”. “Questo è lo stato dell’omofobia”, ha detto.
Alessandro Zan, un politico gay del Partito Democratico, ha affermato di ritenere che a Rocca sia stato ordinato dalla Meloni, una “madre cristiana” che si autodefinisce, di ritirare il sostegno alla regione. “L’intenzione è distruggere le famiglie arcobaleno in nome della famiglia tradizionale”, ha detto al Corriere della Sera.
Il governo Meloni ha disposto i consigli comunali interrompere la registrazione Figli di coppie omosessuali.