
Giorgio armani E diversi amministratori delegati della moda si sono presentati alla premiere del documentario domenica”MilanoO: The Inside Story of Italian Fashion del regista premio Emmy John Maggio.
Il documentario riconosce ad Armani il merito di aver messo in scena il prêt-à-porter abbinato negli anni ’80, creando l’abbigliamento da uomo giacca sexy e rilassato incarnato da Richard Gere in “American Gigolò”.
“La moda è cresciuta ed è diventata qualcosa. Non è stato facile all’inizio, perché non ero pronto, ma piano piano ho avuto il coraggio di voler far parte di questa avventura”, ha detto Armani all’arrivo alla premiere.
La stilista di 88 anni, che ha presentato la sua ultima collezione di abbigliamento femminile all’inizio della giornata, ha ricevuto un enorme applauso all’inizio del film, quando il produttore Alan Friedman l’ha presentata alla folla molto alla moda, “senza la quale l’uomo oggi Milano non è la capitale della moda.”
Il documentario racconta anche la tensione competitiva tra Armani e la sua eleganza classica, e Gianni Versace, che ha contribuito ad alimentare l’era delle top model con le sue collezioni più sexy.
nel documentario, ex Gucci Il direttore creativo Tom Ford e l’ex CEO di Gucci, Domenico Di Sole, hanno discusso dei tentativi di fondere Gucci e Versace, che alla fine sono falliti dopo l’omicidio di Versace nel 1997, su insistenza di sua sorella, Donatella Versace, affinché prendesse il timone creativo.
Negli anni successivi, Gucci, insieme a molte altre aziende italiane a conduzione familiare, è stata acquistata dal conglomerato francese e Versace fa ora parte del conglomerato americano Capri Holding. Italia non è riuscito a creare un proprio gruppo di moda per sfidare il dominio francese; Case di moda come Armani e Dolce & Gabbana sono tra quelle che rimangono interamente nelle mani della famiglia.
Il documentario dovrebbe essere rilasciato su un servizio di streaming entro la fine dell’anno.